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    maggio 22, 2014

    TASI – Guida al pagamento

    TASI – Tributo geneticamente modificato dell’IMU: un caos tale da avere nostalgia dell’ICI
    Il primo consiglio che posso darvi è quello di attendere, ancora, prima di pagare.
    Per comprendere i meccanismi di versamento della Tasi, la nuova tassa sulla casa che paga i servizi indivisibili, sarà necessario scoprire le norme che saranno contenute nel D.L., previsto per questo fine settimana, che modificherà l’attuale normativa. Di certo lo slittamento – a leggere il comunicato del Tesoro e a raccogliere le indiscrezioni dei tecnici – non riguarderà l’Imu, che ancora si paga sulla seconda casa, sulle prime case di lusso e su tutti gli altri immobili: per loro l’appuntamento rimane al 16 giugno anche in assenza di delibera perché valgono le vecchie aliquote.
    Per quanto concerne la TASI sono ancora molte le incertezze che circondano il pagamento. A cominciare dalla data del rinvio. Non è un caso, infatti, che già il ministero dell’Economia, nel suo comunicato, indichi solo il mese di settembre ma non il giorno del versamento. Secondo alcune indiscrezioni di fonti ben informate, i dubbi sulla data da indicare sarebbero stati sciolti sono all’ultimo e non è ancora definitivamente escluso che lo slittamento del pagamento possa alla fine slittare ancora ad ottobre. Tra gli altri nodi, poi, ci sono quelli sul pagamento della Tasi sulla prima casa, che in assenza di delibera entro il 23 ottobre in base all’attuale normativa sarebbe slittata a dicembre. Rimane poi da uniformare il rispetto dei tetti di aliquota fissati dal legislatore tra Tasi e Imu per il 2014.
    DELIBERA SI, DELIBERA NO – Lo spartiacque che deciderà se il contribuente deve o non deve pagare a giugno la Tasi sarà la pubblicazione entro il 31 maggio della delibera sul sito del ministero dell’Economia, a questo indirizzo:
    www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm
    .
    La legge prevede anche che ci sia una decisione di giunta e l’approvazione del consiglio entro il 23 maggio, con la contestuale pubblicazione sul portale del federalismo fiscale. Se le nuove aliquote sono state pubblicate i cittadini dovranno pagare in base ai nuovi criteri già il 16 giugno, altrimenti si rinvia.
    PRIMA CASA – Se il Comune ha già deliberato le aliquote il pagamento della Tasi andrà fatto entro il 16 giugno. In mancanza di delibera il pagamento slitta: in base all’attuale normativa sarebbe stato fatto il 16 dicembre, con il decreto in arrivo, invece, questa data viene di fatto anticipata. Quando? A settembre, spiega il comunicato del Tesoro. Ma – secondo alcune indiscrezioni – c’è il rischio che si vada ad ottobre. Consiglio: attendere il decreto.
    SECONDA CASA – I proprietari di seconda casa dovranno comunque andare alla cassa il 16 giugno. Dovranno infatti pagare l’Imu: se non ci sono state modifiche si paga in base alle aliquote del 2013, versando metà dell’imposta annua. Se il comune ha definito anche le modalità per la Tasi, si pagherà contestualmente anche questo tributo (ovviamente la prima rata, cioè metà del dovuto), altrimenti il versamento slitta alla data che sarà indicata dal decreto.
    INQUILINI E LOCATARI – La Tasi, a differenza dell’Imu, la pagano anche gli inquilini. La legge prevede una quota tra il 10 e il 30% del totale a carico degli affittuari, se la durata del  contratto di locazione supera i sei mesi. Anche questa dovrà essere indicata dalle delibere comunali. Nel caso in cui la delibera sia stata adottata anche gli inquilini dovranno pagare la loro quota a giugno (e i locatari sottrarla dall’importo loro dovuto). Altrimenti l’appuntamento slitta alla data che sarà indicata dal decreto.
    CALCOLI – La base imponibile della TASI è la medesima dell’IMU. Pertanto, ai fini della sua determinazione, occorre applicare le regole previste nell’art. 13, D.L. n. 201/2011 e successive modifiche e integrazioni.
    La formula da utilizzare per il calcolo della base imponibile, pertanto, sarà:
    Rendita catastale x 1,05 x coefficiente = Base imponibile TASI
    Esempio di calcolo Comune di Cagliari: Aliquota 2,8‰ (senza considerare eventuali detrazioni)
    Abitazione di categoria A/2 con rendita catastale al 1.1.2014 pari a euro 1.000: Rendita catastale rivalutata: 1.000 x 1,05 = 1.050
    Valore imponibile ai fini TASI: 1.050 x 160 = 168.000 168.000 x 2,8 : 1000 = € 470,40 – Tasi da versare in 2 rate da € 235,00

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