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    agosto 25, 2010

    L’avviso di accertamento diventa atto della riscossione

    MANOVRA CORRETTIVA 2010
    Tra le modifiche apportate dal D.L. 31 maggio 2010, n. 78 (Manovra 2010) dalla legge di conversione 30 luglio 2010, n. 122, è interessante soffermarci sugli aspetti relativi all’attribuzione di efficacia esattiva all’avviso di accertamento, in ragione dei profili innovativi introdotti per effetto della “concentrazione” della riscossione nell’ambito del procedimento di accertamento dall’art. 29 del D.L. n. 78/2010.
    In pratica, l’avviso di accertamento relativo alle imposte sui redditi e all’IVA, oltre ai noti effetti in punto di determinazione autoritativa dell’obbligazione tributaria, diventa ora titolo per la riscossione del tributo e per l’esecuzione forzata. Esso cumula in sé le funzioni in precedenza assolte, separatamente, dall’avviso di accertamento e dalla iscrizione a ruolo.
    L’ Agenzia delle Entrate è parte attiva della riscossione prima ancora dell’intervento dell’agente della riscossione.
    La finalità della disposizione, almeno secondo quanto indicato dalla stessa norma, è quella di razionalizzare e velocizzare tutti i processi di riscossione coattiva, assicurando il recupero di efficienza di tale fase nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione, attraverso la semplificazione e la concentrazione delle procedure. continua

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    Ritenuta del 10% su bonifici ristrutturazioni

    La ritenuta del 10 per cento, a titolo di acconto d’imposta, che banche e Poste Italiane devono applicare sui bonifici relativi al pagamento di interventi di risparmio energetico e di recupero del patrimonio edilizio, deve essere calcolata sul totale del bonifico scorporato dell’Iva. In questo caso, per esigenze di semplificazione, l’aliquota e’ sempre assunta al 20%, a prescindere da quella effettivamente applicabile alla singola operazione. Lo precisa la circolare n. 40/E, pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate, contenente le istruzioni per la determinazione della base imponibile sulla quale effettuare la ritenuta d’acconto prevista dal dl 78 del 31 maggio 2010. continua

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    agosto 5, 2010

    Basilea 3

    Con l’espressione abbreviata “Basilea 3” si intende un insieme di regole per gestire meglio le attività a rischio del sistema bancario elaborato dal Comitato per la supervisione bancaria di Basilea. Le nuove disposizioni, che integreranno e/o modificheranno i criteri già stabiliti nel 1998 (Basilea 1) e nel 2008 (Basilea 2) saranno articolati su alcuni punti, i principali dei quali sono la garanzia di liquidità e i requisiti di capitale degli istituti di credito: in altri termini, le banche dovranno avere un maggior capitale proprio e più soldi in cassa, proporzionalmente ai rischi che assumono. Il comitato sta ancora discutendo sui numeri e sulle definizioni del capitale. Le posizioni tra i vari paesi sono molto discordanti, con gli USA esercitano le maggiori pressioni per l’aumento dei requisiti di capitale nelle banche, mentre la Germania che tende a ‘frenare’ più di ogni altro paese. Le proposte del Comitato di Basilea saranno comunque presentate al G20 di novembre a Seul. L’applicazione delle nuove norme al momento è prevista a partire dal 2012. continua

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